C’è una frase di un mio amico monaco che mi ha colpito:
“Non chiedetevi se ci sia vita dopo la morte.
Chiedetevi se siete vivi prima di morire.”
Caro Gonippo, io sono convinto che in quel momento,
nel momento esatto in cui te sei andato, tu fossi ancora vivo.
Vivo, e innamorato della vita.
E scommetto che ci sei rimasto male anche tu,
perché avresti voluto restare ancora qui accanto a tutti noi,
a tua madre, ai tuoi fratelli, al tuo immenso amore Sabina e a Dante.
Sono troppi i ricordi che mi legano a te, e solo io e te sappiamo quanto bene ci si voleva.
Un bene così profondo che ha attraversato questi dieci anni,
senza mai sfumare nemmeno un momento.
Noi c’eravamo sempre, l’uno per l’altro.
Sei stato uno dei pochi a non giudicarmi mai.
Ti sei messo al mio fianco, mi hai accompagnato in questi anni senza far rumore, anche da lontano…
perché “l’importante – mi dicevi – è vederti felice”.
La sera prima di partire per il tuo viaggio verso la luce,
mi hai mandato un messaggio su Instagram, il tuo ultimo saluto:
“Sei bello come il sole”, mi hai scritto.
Forse perché vedevi in quella mia foto un sorriso di serenità, quella serenità che ho sempre cercato, e che tu speravi tanto che io trovassi.
Ti prometto amico mio che farò del mio meglio per farti stare tranquillo anche lassù. Ti prometto che sarò felice.
Io non credo nella resurrezione dei corpi, ma nell’eternità dell’anima.
E allora, il mio desiderio più grande, è che l’anima di Gonippo
continui a esserci non solo nel ricordo, nei nostri cuori…
ma in ogni azione quotidiana che possiamo fare.
Soltanto noi possiamo compiere questo miracolo!
Ogni volta che saremo gentili con uno sconosciuto
Ogni volta che avremo cura di qualcosa
Ogni volta che ci toglieremo dal centro, per metterci accanto
Ogni volta che aiuteremo disinteressatamente una persona in difficoltà
Ogni volta che non sprecheremo il tempo con l’inutile
Ogni volta che ameremo gli altri incondizionatamente
Ogni volta che non saremo banali
Ogni volta che daremo valore a ogni giorno che ci è concesso
Ogni volta che racconteremo chi era a chi non lo ha conosciuto
Solo così Gonippo resterà con noi, dentro di noi,
perché vivrà nei nostri gesti, nella nostra quotidianità.
È vero, amico mio: non hai lasciato scritto nemmeno due parole.
Ma voglio dirti che il tuo più grande testamento è qui,
questa sera, davanti ai nostri occhi.
Se ci guardiamo intorno in questo istante, lo vediamo.
Sono queste duemila persone, questo “noi” che la tua presenza è riuscita a generare.
Questo “noi” che porterà avanti la vita anche per te.
Non siamo venuti dal caso.
Ma dall’amore.
Non siamo qui per caso.
Ma per amare.
Non andiamo al nulla.
Ma ritorniamo…all’amore.
Ovunque tu sia, amico mio…abbi cura di me.
FOTO con Sabina Romagnoli
di Ars Fotografia di Ruffali Santori Antonio
Arcidosso 30.8.2024